Solofra c’è, ma ha bisogno di segnali chiari e decisioni concrete “in prospettiva futura, per una maggiore sostenibilità ambientale ed economica”. Sono parole di Mario De Maio (DMD Solofra), presidente della sezione Conciatori di Confindustria Avellino. Le ha pronunciate nel contesto di un evento svolto ieri (29 marzo 2029) nella città irpina e al quale hanno partecipato i rappresentanti del territorio (a partire dal sindaco Nicola Moretti), le imprese conciarie locali, i sindacati e UNIC – Concerie Italiane, che ha dato il suo endorsement alle richieste dei conciatori, contribuendo a creare un fronte compatto. Tutti insieme per Solofra, dunque.
Sviluppo territoriale
“Ogni giorno – dice De Maio – ci troviamo a combattere su più fronti, ma la sfida più impegnativa è quella della sostenibilità, che ci vede coinvolti nel rendere le nostre lavorazioni e i nostri pellami sempre più compatibili con l’ambiente”. Un percorso lastricato di “certificazioni su certificazioni”, continua De Maio, “ma il concetto di sostenibilità va declinato nel senso più ampio del termine”. Occorre, cioè, fare riferimento a uno “sviluppo ecocompatibile e socialmente equo di tutto il nostro territorio”.
Il primo di tre fattori
Tre, in questo senso, sono i fattori determinanti per De Maio. Primo: lavorare per creare infrastrutture e salvaguardare l’ambiente. Secondo: Attrarre nuovi investimenti. Terzo: poter investire in formazione e ricerca. I riferimenti sono chiari e De Maio li esplicita così: “Oltre ai collegamenti ferroviari e autostradali, le infrastrutture che ci interessano riguardano il ciclo delle acque”. In particolare, “un impianto di depurazione efficiente, ma ancora sotto sequestro con facoltà d’uso. Dopo 5 anni dalla prime delibere, forse a breve inizieranno i lavori di copertura di alcune vasche per ovviare alle maleodoranze. Mentre, ormai, si sono resi sempre più necessari interventi strutturali e di adeguamento”.
La ZES (e non solo)
Un altro fattore di futuribilità per Solofra è “la possibilità che venga inserita nell’area ZES (Zona Economica Speciale). È una grande occasione per il distretto perché le agevolazioni e le semplificazioni che accompagnano queste zone speciali costituiscono un forte fattore di attrazione”. Infine, “per guardare al futuro abbiamo bisogno di poter contare su risorse umane competenti e sempre più specializzate”. Quindi, “vanno valorizzati e sostenuti l’Istituto Tecnico a indirizzo conciario e l’ITS esistenti sul territorio”. Senza dimenticare “la ricerca, alla quale dobbiamo destinare più fondi e per la quale dobbiamo coinvolgere ancor più SSIP (Stazione Sperimentale Pelli di Pozzuoli) e le università, con progetti ambiziosi”. Progetti di altissimo profilo green.
Insieme per Solofra
“Siamo in attesa da anni – commenta Fulvia Bacchi, general manager UNIC – e finalmente speriamo si parta con gli interventi al depuratore, il cui avvio è previsto il prossimo 15 aprile. Sono di primaria importanza per il comparto industriale di Solofra. Riteniamo, poi, il riconoscimento per Solofra della ZES una grande opportunità e penso sia arrivato il momento di poter usufruire di tutti i suoi vantaggi. Come UNIC siamo pronti a segnare l’avvio di una collaborazione a sostegno di concerie che già sono protagoniste di Lineapelle, fornendo prestigio al settore nazionale”.
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