JBS Zenda non licenzia più. O meglio, ha accettato l’offerta delle rappresentanze sindacali: assicurare la richiesta per i 370 lavoratori interessati di quattro mesi di indennità di disoccupazione (seguro de paro). In questo modo sarà possibile attendere con altra serenità l’istituzione del tavolo interministeriale sulla crisi del gruppo conciario, tavolo dal quale si auspicano poi i percorsi di reinserimento lavorativo per gli operai licenziati. Dalla stampa uruguayana emerge la soddisfazione dei vertici di UOC, il principale sindacato di riferimento dell’industria conciaria: “È un’intesa che ci concede più tempo e non lascia nessun lavoratore fuori”, è il commento del segretario generale Carlos Bico. JBS Zenda ha annunciato la chiusura di due impianti su tre, mantenendo in organico 140 persone. Mentre il management del gruppo conciario aveva parlato con la stampa di una generica crisi di mercato, è El Observador a quantificare il calo del giro d’affari: nel periodo gennaio-maggio l’export di JBS Zenda (16,9 milioni di dollari) ha perso il 41,5% su base annua.
TRENDING