Gli addetti uruguaiani della concia sono pronti a scendere in piazza. Il sindacato nazionale dei lavoratori dell’industria PIT CNT sta organizzando uno sciopero nazionale di 24 ore per il prossimo 20 giugno, coinvolgendo diversi settori produttivi (tra cui quelli della concia), partendo dalla situazione conflittuale creatasi all’interno di Montevideo Gas, grande azienda della distribuzione di gas. Domani il consiglio nazionale del sindacato si riunirà e deciderà se indire o meno lo sciopero, ma anche quali lavoratori saranno coinvolti. Come riporta il sito di informazione ecos.la, il segretario del sindacato Fernando Pereyra ha infatti spiegato che “in questa misura saranno contemplate anche altre situazioni conflittuali: alcune hanno a che fare con il settore agricolo, altre appartengono al settore industriale, principalmente l’industria conciaria, e ci sono altri settori che vivono conflitto sia con enti pubblici che con ditte private”. Da tempo i lavoratori delle concerie uruguaiane denunciano infatti difficoltà legate a una crisi del settore. Negli ultimi 10 anni il mondo conciario uruguaiano ha perso circa 7.000 posti, passando da 10.000 addetti a 3.000, mentre grande è stato negli ultimi mesi il ricorso alla cassa integrazione. Uno dei principali problemi all’origine di tali difficoltà sarebbe rappresentato dalla crescita dell’export di bovini, che verrebbero quindi macellati altrove lasciando sul mercato locale un’esigua quantità di materia prima. Le concerie farebbero perciò sempre più fatica a reperire le pelli grezze. (art)
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