Il numero da tenere a mente è 5.000. Equivale al totale dei metri quadrati di ampliamento programmato dal Gruppo Vecchia Toscana. L’investimento coinvolge la sede produttiva della conceria di Ponte a Cappiano (Fucecchio). Rientra in un percorso di sviluppo del business che, nel 2015, è coinciso con l’acquisizione della conceria torinese Ilcea.
Il progetto
Vecchia Toscana progetta, dunque, un significativo ampliamento strutturale: 3.000 metri quadrati coperti, più 2.000 esterni che vanno ad aggiungersi ai 15.000 già esistenti. L’investimento, spiegano dalla sede di Ponte a Cappiano, è finalizzato a “realizzare un polo logistico e di stoccaggio di tutti i pellami grezzi e semilavorati. Gli ampi spazi esterni consentiranno una perfetta movimentazione e scarico del grezzo tramite camion e autoarticolati, senza impattare il traffico stradale”.
La necessità
Fondata da Gugliemo Testai nel 1957, Gruppo Vecchia Toscana oggi è guidato dal figlio Valerio e dal nipote Francesco. L’ampliamento del quartier generale di Ponte a Cappiano si configura come una necessità strategica che, in azienda spiegano così: “Serve per gestire in modo ottimale la conservazione delle materie prime e dei semilavorati, migliorandone la qualità. Inoltre, assicura ai clienti la totale tracciabilità di tutti i materiali lavorati, evitando contaminazioni che possono accadere nello stoccaggio presso magazzini esterni”. C’è, anche, un passo in più: “Questo investimento consentirà di liberare spazio dedicato allo stoccaggio delle materie prime all’interno dell’attuale stabilimento. Quindi, permetterà di destinarlo a nuovi impianti e macchinari”. Cosa che consentirà “un importante incremento della capacità produttiva e della possibilità di diversificazione degli articoli”.