Verso la sostenibilità e oltre: il percorso green di Conceria M2

Verso la sostenibilità e oltre: il percorso green di Conceria M2

[articolo sponsorizzato]
Quasi mezzo secolo di storia e, davanti a sé, “un percorso di miglioramento che non ha un punto di arrivo”. Conceria M2 di Santa Croce sull’Arno è un esempio di laboriosità e lungimiranza. Il titolare, Luca Masoni, ci racconta le attività intraprese per innovare l’azienda e renderla quanto più possibile eco-sostenibile ed efficiente. Obiettivo: crescere per valorizzare e sostenere un’idea di “sostenibilità reale, certificata e comprovata”. Nel 2019 la conceria ha realizzato un’importante revisione del sistema produttivo, sostituendo il 60% dei macchinari con sistemi di industria 4.0. Nel 2021 ha, invece, cambiato il software gestionale e produttivo. Tutto con lo scopo di abbattere i consumi e l’impatto sull’ambiente.

Il percorso green di Conceria M2

Conceria M2 nasce nel 1974 per iniziativa di due amici artigiani, Ademaro e Ferdinando, che aprono un piccolo laboratorio a Santa Croce sull’Arno. Una piccola realtà che negli anni si è evoluta, ampliata e modernizzata, specializzandosi nella produzione di croste scamosciate per il mondo della moda. La sua forza lavoro è composta da circa 30 dipendenti, di cui 6 assunti negli ultimi anni.

Roadmap to Sustainability 

“Stiamo compiendo grandi passi avanti per la riduzione del consumo di acqua, energia e prodotti chimici – spiega Masoni -. Il nostro obiettivo è diventare autosufficienti almeno per il fabbisogno energetico”. Ma non finisce qui. “Un altro traguardo a cui puntiamo è la riduzione del consumo di cromo fino alla totale eliminazione dall’utilizzo interno”, spiega l’imprenditore presentando il Project Zero. “La nostra missione è rivolta alla riduzione/eliminazione dei prodotti chimici ritenuti pericolosi – come spiega la conceria -. È una vera Roadmap to Sustainability, un percorso di sostenibilità che mira ad ottimizzare le produzioni, sviluppando nuovi articoli e processi e riducendo così l’impatto ambientale complessivo”.

Industria 4.0

Un altro impegno di M2, sempre nell’ottica del risparmio energetico, ma non solo, è stata l’implementazione di macchinari di Industria 4.0. “Abbiamo efficientato la produzione grazie a circa 300.000 euro di risorse esterne tra finanziamenti statali e regionali”. Una ristrutturazione capillare che ha ovviamente giovato anche ai consumi, drasticamente ridotti dalle nuove tecnologie apportate. “Abbiamo installato 3 bottali automatizzati, che dialogano con il gestionale produttivo, un nuovo impianto di aspirazione e uno di depurazione a monte interno (deferrizzatore)”.

Certificazioni e iniziative

Nell’ambito di questo percorso green e di ottimizzazione del processo produttivo dell’azienda, M2 ha recentemente ottenuto la certificazione 14064 Carbon Footprint. “Da qui siamo al punto zero. Il prossimo progetto è diminuire le emissioni in atmosfera e abbiamo in programma di installare un impianto fotovoltaico da 380 KW che supporterà il 70-80% del fabbisogno energetico”.

Mercato

Il punto di forza di M2 sul mercato è la diversificazione. “Abbiamo quasi 350 clienti, il 70% all’estero e il 30% in Italia – spiegano -. Il nostro mercato è frazionato e ci spingiamo verso la fascia alta. Negli ultimi anni si è alzata la qualità del prodotto, allargando il portfolio clienti con nuove firme”. Una scelta che ha portato il fatturato dagli 8,5 milioni di euro del 2020 (senza perdite rispetto al 2019) agli 11,9 milioni del 2021con la prospettiva di una chiusura tra i 14 e 15 milioni nel 2022. “La nostra capacità produttiva interna è arrivata al limite già da tempo, quindi ci stiamo avvalendo di terzisti. Stiamo valutando una riorganizzazione degli spazi per modificare la capacità. Anche la possibilità di fare più magazzino ci aiuterebbe”.

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×