2050 is now. Gruppo Dani di Arzignano anticipa l’obiettivo europeo di carbon neutrality previsto per il 2050 e prosegue il suo percorso di sostenibilità cercando di “fare la propria parte per fronteggiare il cambiamento climatico”, come spiega l’azienda vicentina in una nota. Lo fa quantificando e rendicontando l’impatto delle proprie attività associate all’emissione di gas climalteranti (CO2 in primis), in conformità allo standard ISO 14064-1. E redigendo una Carbon Reduction Strategy, strategia che esplicita “tutte le tappe mirate a un percorso di decarbonizzazione. Obiettivo: “essere carbon neutral, compensando le quote residue tramite crediti di carbonio certificati”.
Il 2050 is now
“La sostenibilità, per essere concreta, non può esimersi da una misurazione autentica dei propri impatti per poi costruire una strategia di progressiva riduzione e efficientamento – afferma Giancarlo Dani -. Anche se oggi non c’è un regolamento che obblighi le aziende a ridurre, azzerare o compensare le proprie emissioni di gas serra, la climate neutrality è un requisito fondamentale per stabilizzare le temperature globali”. Dani ha predisposto un inventario di tutti gli impatti diretti e indiretti significativi, attraverso la quantificazione delle emissioni GHG. DNV, ente di certificazione indipendente ed accreditato, ha verificato la conformità della rendicontazione relativa all’anno 2021, secondo quanto previsto dallo standard internazionale ISO 14064-1.
Contro il climate change
“Misurare in modo preciso le emissioni è la base di partenza per sviluppare la propria strategia climatica – spiega Francesco Nigro, Assessment Manager Italy di DNV -, una scelta di posizionamento per governare e comunicare il proprio impegno ambientale, ma soprattutto una scelta lungimirante che allinea l’azienda ai più importanti cambiamenti che stanno avvenendo su scala internazionale ed europea”. “Senza il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero Emissions, ovvero l’eliminazione totale delle emissioni nette di gas serra prodotte dall’uomo, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera continuerà a salire, rendendo impossibile il contrasto al riscaldamento globale”, conclude Dani.
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