La scelta è quella di pagare a maggio tutto il premio 2019 ai dipendenti. A farla è una conceria storica del distretto toscano della pelle: Nuova Impala di Santa Croce sull’Arno. E si inserisce nel contesto di una pratica di welfare aziendale che mira a sostenere addetti e relative famiglie nell’attuale fase di emergenza pandemica.
A maggio tutto il premio 2019
Spiegano da Nuova Impala che “è di questi giorni la notizia che il premio di risultato relativo all’anno 2019 sarà erogato in maniera scaglionata, per sopperire a una carenza di liquidità che il settore conciario ha iniziato a soffrire in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19”. Anche “considerato che il premio è in vigore dal 2012, ed è entrato stabilmente a far parte della retribuzione dei dipendenti, i quali fanno affidamento anche su questo strumento”. Quindi, Nuova Impala “ha deciso di erogarlo, comunque, in unica soluzione con la busta paga del mese di maggio, come di consueto. In un momento di incertezza come quello attuale, è stato ritenuto doveroso rassicurare la forza lavoro e, in un certo senso, anche premiarla per gli ottimi risultati ottenuti in questi anni”. Del resto, “i dipendenti sono la più grande risorsa per la conceria: questo è il concetto base a cui fanno riferimento da sempre i titolari”.
35 anni di conceria
Nuova Impala nasce 35 anni fa, fondata da Mario Caponi e dal cugino Orlando Vannucci. Oggi è gestita dai figli: Gianfranco Caponi (direttore tecnico) e Mauro Vannucci (direttore amministrativo). Recente l’ingresso della terza generazione: Luca Caponi e Matteo Vannucci. Occupa circa 30 dipendenti e prevede, entro i primi mesi del 2021, di inaugurare i nuovi spazi che accoglieranno i reparti di concia e tintura.
Immagine tratta da nuovaimpala.com
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