L’obiettivo è chiaro: fare un salto di qualità nel modo in cui si parla, discute, propone, comunica la pelle, la sua identità e modernità. Un salto che potremmo definire, soprattutto, culturale.
Chi organizza
Sta in questa volontà la vera novità della quarta edizione di World Leather Congress, in programma oggi a New York (presso gli spazi del Metropolitan Pavilion). Organizzano gli americani di LIA (Leather Industries of America) e USHSLA (US Hide and Leather Association), sotto il cappello di ICT (International Council of Tanners) e con il concreto supporto di UNIC – Concerie Italiane e Lineapelle, il cui spin off nella Grande Mela (Lineapelle New York), prenderà il via domani, per concludersi giovedì 18.
Di cosa si parla
Rispetto alle edizioni passate la formula si aggiorna sotto una luce più culturale e si propone come momento di riflessione e condivisione basato sul concept Leather in Everyday Life.
Perché se ne parla
Gli attacchi alla pelle, come è stato denunciato con forza alla recente Assemblea UNIC, arrivano da più parti e quasi sempre veicolano fake news o fuorvianti interpretazioni della realtà conciaria (e non solo). Ecco, allora, la necessità di eventi come WLC4 che vogliono mettere in evidenza la modernità della pelle. E anche la sua quotidianità. La pelle è presente in oggetti, accessori, abiti che tutti utilizziamo ogni giorno. Cose che, spesso inconsciamente, riteniamo più interessanti e di maggior valore proprio perché realizzati in pelle. Proprio per questa caratteristica, WLC4, diventa anche il momento ideale per parlare in modo innovativo di sostenibilità e circolarità, innovazione e moda.
Il nuovo orizzonte
Il vero tema di questa edizione, allora, non è più solo quello di raccontare l’importanza industriale, storica, culturale, fashion (includendo in questa parola anche il design e il mondo dell’automotive) della pelle. L’obiettivo è più ambizioso: disegnare i possibili orizzonti del suo futuro.