La storia si racconta in fretta. A Seoul, Franc Atelier insegna ai suoi allievi le tecniche per confezionare borse. Fin qui, niente di particolare o sospetto. Il problema sta nei modelli di borse che gli fa realizzare. In altre parole: quelli più iconici delle griffe del lusso. Conseguenza: Hermès perde la pazienza, gli fa causa e vince, imponendo un cospicuo pagamento dei danni. Il che, sotto un certo punto di vista, secondo gli addetti ai lavori crea un importante (e inedito) precedente legale.
Hermès perde la pazienza
“Offrire e pubblicizzare corsi che insegnano ai consumatori come realizzare alcune delle borse più famose al mondo, senza l’autorizzazione dei proprietari del brand, è in contrasto con la legge”. Così scrive il portale specializzato thefashionlaw.com. “In Corea, negli ultimi anni, ha preso piede una tendenza preoccupante per i proprietari di marchi di lusso – spiegano dallo studio legale Kim & Chang che ha difeso Hermès -. Atelier e laboratori hanno iniziato a offrire lezioni su come fabbricare imitazioni di varie borse di lusso iconiche, come quelle di Hermès. Molto spesso offrono i materiali necessari pretagliati e facili da montare. E insegnano agli studenti come assemblare questi materiali utilizzando semplici tecniche di cucitura. In questo modo vendono la possibilità di prodursi la propria borsa iconica a un costo enormemente inferiore rispetto a quella autentica”.
A scuola di fake
Franc Atelier è stato bloccato dai giudici coreani perché le lezioni non si limitavano a “insegnare agli studenti metodi di lavoro manuali generali”. In altre parole, forniva agli studenti “materiali che rispecchiavano la forma e l’aspetto generale del più ricercato e legalmente protetto marchio Hermès”. La sentenza ha, quindi, riconosciuto che “la scuola era essenzialmente impegnata in un comportamento equivalente alla fabbricazione e alla vendita di merci contraffatte o illegali”. E “ha violato l’Unfair Competition Prevention and Trade Secret Protection Act of Korea (UCPA)”.
Un precedente importante
Al di là della sentenza in sé e della non comunicata somma corrisposta a Hermès come risarcimento danni, per gli addetti ai lavori si tratta di un importante precedente legale. L’ambito è quello della protezione della proprietà intellettuale dei marchi e dei prodotti. (mv)
Nell’immagine, 2 screenshot tratti dal video The Making of an Hermès Kelly Bag realizzato da New York Times Style Magazine
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