Su un campione di 1.000 donne di età compresa tra i 25 e i 45 anni, 400 hanno dichiarato di aver “inconsapevolmente acquistato prodotti non originali o di conoscere qualcuno che ha subìto questa truffa”. Non solo: l’85% delle intervistate ha dichiarato di “non saper riconoscere con certezza un falso dall’originale” e il 65% “acquisterebbe più volentieri se l’autenticità fosse garantita, magari da esperti del settore”. Borse e calzature? Tra gli accessori top contraffatti e venduti “come fossero veri”. Questi i risultati più significativi di un’indagine effettuata da Nielsen per conto di Vestiaire Collective, unico marketplace online ad aver siglato sia la “Charte de Lutte Anticontrefaçon sur Internet” e sia la Carta Italia, documento omologo. Sophie Hersan, co-fondatore del portale ha fornito anche qualche consiglio per evitare il tarocco e ha fatto l’esempio di un prodotto in pelle: “Il materiale è il primo indizio di qualità di un prodotto: se è vera pelle, tatto e olfatto lo dovrebbero confermare. Se state controllando una borsa, osservate le cuciture: se sono irregolari o imperfette vuol dire che il prodotto è di scarsa qualità e potenzialmente contraffatto. Essenziale poi il controllo del logo e la verifica del numero di serie del prodotto per assicurarsi che quel prodotto esista realmente negli archivi della griffe”. (mv)
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