Davanti alla prospettiva di spendere 2.000 dollari per una Birkin falsa la risposta dovrebbe essere “No, niente fake a qualsiasi costo”. Ma evidentemente non tutti la pensano così. Nel 2020 l’industria della moda ha perso oltre 50 miliardi di dollari di potenziali vendite a causa della merce contraffatta. Ora vanno di moda i superfakes, ovvero prodotti che sono incredibilmente simile a quelli originali. Tanto che è molto difficile distinguerli. La differenza sta nel prezzo: una vera borsa Birkin di Hermès parte da 10.000 dollari. Una superfake può costarne fino a 2.000.
L’era dei superfake
Per riconoscere un superfake occorre un occhio esperto e un’alta competenza nel settore. I produttori di superfake sono sempre più abili nel replicare gli originali griffati. Riproducono fino al minimo dettaglio. Un lavoro certosino che ha il suo prezzo. I superfake, of course, sono più costosi di un’imitazione dozzinale e sono anche di più difficile reperibilità rispetto a un banale prodotto taroccato da mercatino.
Chi ama spendere 2.000 dollari
Ad alimentare il mercato delle super-imitazioni sono soprattutto i giovani. Secondo Business Insider, alcuni consumatori della Gen Z considerano sovversivo l’acquisto di prodotti fake. Come una ribellione al sistema del lusso e ai prezzi che imponw. Questi giovani acquirenti, nati tra il 1997 e il 2012, indossano falsi con orgoglio. Lo fanno anche se potrebbero permettersi di comprare un modello originale. Inoltre i social e il boom dell’e-commerce causato dalla pandemia hanno rafforzato il mercato delle imitazioni. Su Tik Tok non è difficile trovare un video che indica dove e come acquistare dupes di borse, sneaker e cosmetici.
I dupes
“Dupes” è l’abbreviazione di “duplicates” e si usa per indicare prodotti che sono alternative economiche agli originali. Il cavillo legale per il quale non sarebbero da considerarsi contraffazioni è che non presentano il marchio o il logo originale. Ne copiano solo forma e modello. Diventano illegali se ricalcano un prodotto protetto da brevetto. I superfake sono invece prodotti il più possibile identici agli originali, logo compreso. Entrambi sono “alternative” ai prodotti originali. (mv)
Foto da Shutterstock
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