Il Servizio doganale di Hong Kong ha reso noto che, nella prima metà del 2015, sono stati scoperti 99 casi di vendita di prodotti contraffatti via e-commerce, con il conseguente arresto di 112 persone. Preoccupante soprattutto il numero dei giovani convolti: tra gli arrestati, ben 45 hanno meno di 21 anni, in gran parte si tratta di studenti di scuole superiori, mentre il più giovane incriminato ne ha appena 12. Un altro fenomeno in crescita è la diffusione tra i ragazzi dell’uso dei social network per proporre articoli di lusso, e non solo, non originali: sono 64 i casi di questo tipo segnalati, ovvero tre volte tanto rispetto al numero registrato nel primo semestre dello scorso anno. Secondo Louise Ho, a capo dell’Ufficio investigativo per la tutela della proprietà intellettuale nell’ex colonia britannica, molti ragazzi credono di non infrangere la legge se, al momento di porre in vendita un articolo fake, avvisano anticipatamente la clientela della non originalità del prodotto. Ho ha sottolineato che l’attività di vigilanza continuerà e che anzi si rafforzerà in occasione delle vacanze estive. (ap)
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