La contraffazione alza il tiro e attacca dai porti. Erano 54 i container individuati a Genova: provenivano dalla Cina e contenevano 600 tonnellate di merce contraffatta, tra cui pezzi griffati Fendi, Louis Vuitton e Prada. La vendita di questi prodotti avrebbe garantito guadagni superiori ai 6 milioni di euro. In un’altra città portuale, Venezia, la Guardia di Finanza ha sequestrato 500.000 prodotti falsi “tra accessori di abbigliamento e confezionamento”, come recita il comunicato stampa. La filiera del falso era composta da una società operante in Toscana e un negozio nel centro storico di Venezia.
Il fake attacca dai porti
Calzature, borse, portafogli e accessori di abbigliamento con marchi falsificati e 10.000 metri di tessuto per realizzare capi di abbigliamento taroccati. In totale 600 tonnellate di merce stipata in 54 container provenienti dalla Cina e fermati grazie ad una operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova e dei funzionari dei Reparti Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, su indicazione del Pubblico Ministero. La merce sequestrata è stata inviata al macero. Sono 20 le persone iscritte nel registro degli indagati, quasi tutti cittadini cinesi. Le indagini puntano a risalire anche a chi quei capi li stava aspettando. L’ipotesi investigativa citata dal Secolo XIX è che la maggior parte dei 200.000 articoli sequestrati fosse diretta in Germania, Olanda e Austria.
E a Venezia
Una filiera del falso ”Made in Italy” è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Venezia. Sono 500.000 gli articoli sequestrati, tra accessori e abbigliamento. L’attività investigativa è partita da un controllo in un negozio di abbigliamento del centro storico di Venezia, gestito da un cittadino italiano. Qui le Fiamme Gialle hanno sequestrato “227 accessori di abbigliamento” recanti la falsa indicazione sulle etichette di origine italiana. Me le indagini sono proseguite e sono arrivate fino in Toscana, dove è stato individuato il presunto fornitore. Un’azienda gestita da soggetti di origine asiatica, che avrebbe importato la merce da fuori UE per poi applicarvi l’etichetta Made in Italy. Sono stati denunciati all’autorità giudiziaria 6 soggetti per frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Lo riporta Il Gazzettino.
Foto d’archivio
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