Un rapporto dell’autorità doganale di Washington, sottolinea che è “sempre più difficile individuare la merce contraffatta a causa della sua sofisticata manifattura e che di conseguenza nel 2017 si sono registrati volumi record di sbarchi e sequestri negli Stati Uniti”. U.S. Immigration and Customs Enforcement segnala che l’anno scorso “34.143 partite di merci sono state sdoganate in violazione delle leggi di proprietà intellettuale, per un valore di 1,2 miliardi di dollari se il prodotto fosse originale. I numeri costituiscono un aumento su base annuale del 10%”. Chi ne subisce le maggiori conseguenze? “La categoria più esposta alla falsificazione è, insieme a quella dell’abbigliamento, quella degli accessori e della calzatura, pari al 15% del totale” si legge nel rapporto. In cima alla lista dei brand del lusso più falsificati siedono Louis Vuitton, Gucci, Chanel ed Hermes, mentre Nike è al centro di complessi sistemi di importazione illegale. La metà dei porti di origine è in Cina, il 34% ad Hong Kong. Il direttore della polizia di frontiera, Kevin McAleenan, conclude: “La merce fake danneggia l’economia e minaccia il lavoro legale, ma registriamo un altro anno di sequestri record a protezione del cittadino americano”. (pt)
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