La lotta ai fake è dura, Prada e Tod’s mostrano che ne vale la pena

ne vale la pena

La lotta alla contraffazione è faticosa. Si fa sempre più serrata. Ma ne vale la pena. Prada e Tod’s hanno riassunto nelle loro relazioni relative al 2019 impegni e risultati sul fronte del fake. L’obiettivo per il 2020 è stringere ulteriormente le maglie.

Prada e Tod’s

Il gruppo Prada ha istituito un dipartimento interno dedicato e specializzato in Proprietà Intellettuale. La divisione si occupa della registrazione di marchi, design, brevetti e nomi a dominio. Non solo: adotta misure preventive e difensive a livello mondiale, online e offline, a tutela di tali diritti. I controlli su marchi e brevetti sono frequenti, mentre è quotidiana la collaborazione con Dogana e Finanza per scovare prodotti contraffatti. L’impegno del gruppo si è concretizzato, nel solo anno 2019 e a livello mondiale, nel sequestro di oltre 250.000 prodotti contraffatti sui mercati off-line, nella cancellazione di oltre 130.000 inserzioni di vendita non autorizzate, nella disattivazione di oltre 8.000 siti web con contenuti illeciti e nella rimozione di oltre 58.000 post sui social network.

I risultati di Casette d’Ete

Dal 2012, il Gruppo Tod’s ha strutturato ed attivato un programma di anti-contraffazione online, che è stato affinato anno dopo anno, alla luce della lettura dei dati acquisiti. Nel corso del 2019 sono stati rimossi circa 1.000 siti internet abusivi (rispetto ai 1.800 dell’anno precedente), 16.800 aste abusive (contro le 36.500) e 13.600 pagine social (contro 7.200), mentre sono 7 i nomi a dominio recuperati (in confronto a 5 dell’anno precedente). E poi i numeri più identificativi del fenomeno con 9.200 prodotti sequestrati, il 13% in più rispetto al 2018, mentre i prodotti finiti sequestrati in Cina sono stati 1.400 contro i 2.100 di un anno fa.

Trend decrescente

“La riduzione di oltre il 30% è coerente con un trend decrescente dovuto all’attività di repressione che dura da oltre dieci anni” ha scritto Tod’s nella relazione del 2019 agli amministratori. Il bilancio fa riferimento anche a nuove azioni, tra cui la diversificazione del programma in Cina, avviando azioni mirate contro i contraffattori seriali, oltre all’ampliamento delle attività di monitoraggio nei mercati emergenti africani. Si pianifica, inoltre, l’implementazione di ulteriori procedure di UDRP (Uniform Domain-Name Dispute Resolution Policy), al fine di recuperare in via amministrativa, tra i nomi a dominio che includono i marchi del gruppo, quelli che non si riescono a bloccare per via ordinaria. (mv)

Immagine di repertorio

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