Grazie alla sua inconfondibile suola rossa, Louboutin vince una causa in Cina. Il Tribunale per la Proprietà Intellettuale di Pechino ha ritenuto colpevole Guangdong Wanlima Industrial, società di Guangzhou quotata alla Borsa di Shenzhen, di “aver intenzionalmente e maliziosamente venduto calzature con tacco alto con una suola rossa che rispecchiavano il design e il colore di Christian Louboutin. Il tutto, generando confusione tra i consumatori. All’azienda cinese è stata imposta la cessazione immediata e definitiva delle vendite di calzature in questione e il pagamento a favore di Louboutin di 722.000 dollari a titolo di risarcimento danni, oltre a 64.000 di spese legali.
Louboutin vince una causa in Cina
Il brand Christian Louboutin aveva citato in giudizio Wanlima perché quest’ultima aveva venduto delle calzature simili a quelle prodotte dal marchio francese su Tmall e presso i New World Department Stores. Secondo Loboutin i modelli di scarpe venduti generavano confusione tra i consumatori alla luce “dell’alta reputazione” delle sue scarpe e del fatto che i suoi modelli con suola rossa sono “ben noti al pubblico di riferimento”.
La suola rossa non si copia
Così, il tribunale di Pechino, in una sentenza di primo grado, ha dato ragione a Louboutin ritenendo che l’uso di Wanlima di “loghi uguali o simili con il nome commerciale e la decorazione di suole rosse” violava la legge sulla concorrenza sleale. The Fashion Law, che riporta la notizia, ricorda come questa vittoria segue quella di Louboutin del 2020, quando la Corte Suprema del Popolo cinese, ribaltando una precedente sentenza, si era pronunciata a favore del marchio. C’è di più. Questa sentenza è l’ulteriore ed ennesima dimostrazione di come l’orientamento dei giudici cinesi sulla contraffazione stia cambiando. Infatti, negli ultimi anni, sono sempre di più le imprese occidentali che vincono cause (spesso dalla durata sfinente, anche ultradecennali) sulla tutela del marchio. (mv)
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