Anche quest’anno il bilancio della Guardia di Finanza offre un’idea significativa del fenomeno di contrasto alle attività di contraffazione e falsificazione. Nel corso del 2012 sono stati sequestrati oltre 105 milioni di prodotti contraffatti, dai capi di abbigliamento, pelletteria e calzature (23 milioni) a giocattoli, cosmetici e prodotti alimentari, con la denuncia di oltre 10mila persone.
In oltre 13 mila interventi condotti nel corso dell’anno, i finanzieri hanno posto i sigilli a più di mille fabbriche, una media di 3 al giorno. I principali poli manifatturieri ed industriali del paese, Toscana, Veneto, Campania, Marche, Lombardia e Lazio, sono le aree preferite dalle imprese del falso per produrre ed assemblare merci di scarsa qualità, importate eludendo i controlli doganali e poi “confezionate” con i marchi contraffatti.
Ma non è tutto, perché falsi e contenuti digitali clandestini sono a portata di click: nel 2012 la Guardia di Finanza ha sequestrato e bloccato l’accesso a 45 piattaforme web illecite, utilizzate per il commercio di prodotti contraffatti o per consentire agli utenti il download illegale di software e giochi.
“Combattere la contraffazione” ha dichiarato il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, “vuol dire al tempo stesso proteggere i consumatori e il mercato, arginare uno dei canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e lavoro irregolare e promuovere il made in Italy”. (m.c.)