Commercio di prodotti con segni falsi, vendita di prodotti industriali e ricettazione. Sono queste le accuse rivolte a 33 persone ritenute responsabili del commercio di oltre 7.000 capi di pelletteria taroccati di grandi marchi, il cui processo si è aperto ieri al Tribunale di Padova. Secondo le indagini, iniziate nel 2009, i prodotti venivano commissionati tra Padova e Treviso, realizzati in Toscana, infine venduti in tutta Italia. Complessivamente le forze dell’ordine hanno sequestrato 7.169 prodotti di pelletteria griffati (Hermès, Louis Vuitton e Gucci tra i brand coinvolti), ma ritenuti falsi. Intanto sono quasi 9.000 le paia di scarpe Saucony sequestrate al porto di Brindisi. I militari della Guardia di Finanza di Brindisi e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane della stessa città pugliese hanno controllato diversi tir provenienti dalla Grecia, tra cui un mezzo diretto nell’Italia meridionale carico di 8.832 paia di scarpe, con il marchio Saucony evidentemente modificato attraverso l’applicazione, facilmente removibile, di alcuni elementi aggiuntivi, al fine di renderlo irriconoscibile a un controllo generico. I militari hanno avvertito la casa produttrice, attraverso le sedi operanti su territorio italiano, che ha confermato la violazione dei diritti sul marchio. Da qui è scattato il sequestro del carico di calzature e la denuncia all’autista greco. (art / mv)
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