Un fenomeno di importanti dimensioni, non in aumento, ma dal quale è difficile difendersi. È la contraffazione in Italia secondo Graziano Mazza, CEO di Premiata (nella foto, dal web). L’azienda nota per le sue sneaker, spesso oggetto di imitazioni, copie e tarocco. Il problema è più ampio. Le calzature sono al terzo posto nel ranking del valore stimato di prodotti contraffatti sequestrati in Italia (rapporto Iperico 2021). Borse e altri articoli di pelletteria sono al primo e secondo posto.
Perché è difficile difendersi
Per Premiata qual è il livello della contraffazione in Italia?
Le contraffazioni ci sono e sono tante. In alcuni casi non è così semplice far valere i propri diritti e tutelare il marchio, nonostante brevetti e registrazioni. Gli elementi che entrano in gioco sono molti e vanno dal tipo e dalla qualità della contraffazione, fino alla competenza specifica tecnica dei vari tribunali.
È un fenomeno in aumento o in diminuzione?
Non ho notato un aumento negli ultimi anni. Ma nemmeno una sensibile riduzione. Sono soprattutto contraffazioni di prodotto. C’è chi cerca di replicare esattamente l’originale e chi invece lo scimmiotta più o meno palesemente.
Sono prodotti made in Italy o fabbricati all’estero?
La maggior parte arriva dall’estero. Poi una volta arrivato in Italia il prodotto lo si distribuisce sul mercato illegalmente. Ciò rappresenta una ulteriore complicazione per chi come noi deve difendersi. Se il prodotto taroccato non lo smascherano alla dogana è poi più difficile risalire la filiera. Occorrono costose cause per individuare il soggetto colpevole e, quando riesci ad individuarlo, magari la società non esiste più o l’imprenditore risulta nullatenente. Nel frattempo i prodotti fake invadono il mercato.
Come difendersi?
La tutela è affidata ai brevetti, anche di singoli parti della calzatura, come i fondi. È fondamentale la collaborazione con le forze dell’ordine e, infine, con la giustizia.
Quali danni subisce l’azienda?
Sono soprattutto danni all’immagine del marchio. Le scarpe taroccate arrivano ai piedi di tutti, svalutando il brand. Poi c’è il caso in cui il consumatore è convinto di aver comprato un paio di scarpe originali e invece la qualità del prodotto risulta molto scarsa. (mv)
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