Una filiera del tutto simile a quella originale, con tanto di delocalizzazione in Romania, allestita da ex dipendenti di aziende marchigiane che lavorano per il gruppo Prada. Un altro salto in avanti della contraffazione. “Una falsa Gioconda fatta con i pennelli di Leonardo” l’hanno definita i Carabinieri di Ascoli Piceno e Fermo che hanno fatto scattare le indagini dopo aver visionato il materiale fornito loro da una società di investigazioni private di Macerata alla quale si era rivolto il direttore di Artisans Shoes, azienda del gruppo Prada, quando, nello scorso gennaio, notò la mancanza di alcuni cliché per confezionare scarpe e scatole. Una mancanza che ha insospettito il direttore (“A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”) perché pochi mesi prima avevano lasciato il loro posto di lavoro sia il capofabbrica di Artisans a Civitanova Marche, sia un tagliatore dello stesso gruppo in forza alla sede di Montegranaro. L’agenzia investigativa si mette sulle tracce dei due ex dipendenti e consegna il materiale raccolto alla polizia giudiziaria. Da qui nasce l’operazione “Falso d’autore” che ha portato all’arresto di 8 persone, una residente nel napoletano, 2 a Macerata, 5 nel Fermano tra Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare. La filiera del falso operava tra Marche e Campania, con ramificazioni in Romania, ma la sede operativa, con opificio e deposito, era a Porto Sant’Elpidio. Secondo gli inquirenti sono state usate calzature originali Prada come campionario per poi modellare le scarpe contraffatte che avevano fondi originali, in quanto forniti da un’azienda dalla quale si approvvigiona anche il gruppo Prada. Ma probabilmente anche altri materiali utilizzati (pellami, accessori, ecc.) erano gli stessi o molto simili a quelli utilizzati da Artisans per produrre le Prada, quelle autentiche. (mv)
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