Made in Romania e made in Italy sulla stessa scatola di scarpe. Un errore che è costato caro a Sidi Sport, marchio italiano specializzato nella produzione e vendita di calzature per il ciclismo e il motociclismo. La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro circa 500 paia di calzature che viaggiavano all’interno di un tir proveniente dal sito produttivo romeno dell’azienda trevigiana.
La doppia etichettatura
Al casello autostradale di Portoguaro, una pattuglia della GdF stava effettuando controlli a campione su auto e automezzi pesanti. I finanzieri hanno fermato un tir proveniente dalla Romania e hanno scoperto che trasportava un carico di scarpe irregolare. Le oltre 500 scatole di calzature indicavano una doppia etichettatura: made in Romania e made in Italy. I finanziari hanno emesso il verbale contestando la “falsa indicazione sull’origine o sulla provenienza di prodotti o merci” e hanno sequestrato il carico.
Chi è Sidi Sport
La notizia, riportata dalla Tribuna di Treviso, rivela che le scarpe sono prodotte da Sidi Sport (Maser, Treviso), azienda che impiega oltre 250 dipendenti e distribuisce i suoi prodotti in più di 60 Paesi. Sidi Sport è posseduta interamente da Italmobiliare che detiene anche il 40% di Tecnica Group.
Cosa accadrà ora?
Ora la merce, il cui valore è di “diverse decine di migliaia di euro”, è a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà fare piena luce sulla vicenda. E probabilmente intimerà a Sidi Sport di regolarizzare il carico, cancellando il made in Italy errato. (mv)
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