A poche ore dal Singles’ Day dell’11.11 e nel giorno in cui il presidente USA Donald Trump ha iniziato la sua prima visita ufficiale in Cina (durante la quale è in programma la firma di numerosi contratti di cooperazione tra i rispettivi governi e aziende), il ministero cinese della Pubblica Sicurezza ha reso noto che un’importante operazione anti-fake è stata condotta con successo e in modo congiunto tra le polizie di Stati Uniti e Cina. Le indagini hanno fatto scoprire uno smercio di articoli falsi, soprattutto di lusso, prodotti in Cina, acquistati via e-commerce e inviati via nave principalmente negli USA e poi in altri Paesi occidentali. Gran parte degli articoli contraffatti, tra cui un notevole volume di accessori in pelle (borse, scarpe e cinturini) orologi, gioielli, recavano i brand falsi di LV, Gucci e Cartier. Nell’ambito di questa operazione, la polizia cinese ha incarcerato 36 persone e smantellato 7 aziende dove venivano confezionati gli articoli fake. Confiscati migliaia di pezzi, dalla cui vendita si sarebbero potuti intascare circa 100 milioni di yuan, circa 13 milioni di euro. Da parte sua, la polizia USA è alle prese con le indagini per risalire a chi ha venduto i prodotti fake su internet e su quale piattaforma web. Si tratta della prima operazione congiunta di questo tipo tra i due Paesi ad avere un così ampio riscontro nella lotta alla contraffazione. (ap)
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