Sequestrati abbigliamento, pelletteria e calzature contraffatti per 2,5 milioni di euro. Due stranieri arrestati e 106 persone denunciate “per i reati di contraffazione di marchi e ricettazione”. È il bilancio della maxioperazione condotta dalla Guardia di Finanza di Pescara che ha interessato diverse regioni, in particolare Abruzzo e Marche. Le indagini sono partite un anno fa, quando a Montesilvano (Pescara) le Fiamme Gialle hanno fermato un senegalese in possesso di abbigliamento contraffatto custodito in un borsone. Poi è scattata la perquisizione domiciliare, coincisa con il ritrovamento di un migliaio di pezzi taroccati fra capi di abbigliamento e di pelletteria, oltre a macchinari e etichette di note griffe. A dicembre 2017, poi, sempre a Montesilvano, è stato scoperto il laboratorio che produceva e forniva i falsi agli ambulanti. Era “suddiviso” tra due appartamenti dive sono state sequestrate macchine per cucire, punzonatrici, una pressa per la stampa a caldo delle etichette, una consistente quantità di pellame, decine di rocchetti di cotone di vari colori, nonché numerosi capi di abbigliamento confezionati e pronti per essere venduti per complessivi 10.000 articoli. Le indagini sono proseguite per individuare tutte le ramificazioni. Nei mesi seguenti, un altro opificio clandestino è stato scoperto a Castellalto (Teramo) e un’attività commerciale che, all’interno di un centro commerciale, vendeva prodotti taroccati a Bellante (Teramo) con il sequestro di 3.500 pezzi mentre altri 85.000 prodotti contraffatti sono stati scoperti all’interno di due cabine di uno stabilimento balneare di Civitanova Marche (Macerata). Oltre agli orologi sono stati ritrovati giubbini, pantaloni, foulard e borse di Louis Vuitton, Burberry, Gucci, Woolrich, Save the Duck, Colmar, Ciesse Piumini, Napapijiri, scarpe Hogan e Nike. Il bilancio complessivo di tutta l’attività investigativa è di 100.000 articoli di merce contraffatta sequestrati, che sul mercato avrebbero fruttato circa 2,5 milioni di euro. (mv)
TRENDING