Nike e MSCHF hanno raggiunto un accordo bonario per risolvere la causa sulla controversa Satan Shoe e (anche) sulla precedente Jesus Sneaker. Il collettivo di designer con sede a Brooklyn avvierà un richiamo volontario per riacquistare tutti i modelli venduti ai loro prezzi originali per rimuoverli dalla circolazione. Chi vorrà (ma non è obbligato) potrà restituire le scarpe e riavere i soldi spesi, purché ne faccia richiesta prima del prossimo 21 aprile.
Accordo bonario
Nike, che non aveva alcun coinvolgimento nella sneaker satanica ispirata al rapper Lil Nas X, aveva citato in giudizio MSCHF. La denuncia è arrivata dopo che le 666 paia di Satan Shoe (basate sulla Nike Air Max 97 e contenenti una goccia di sangue umano) avevano fatto sold out in men di un minuto al costo di 970 dollari al paio. Nonostante la difesa le avesse definite “opere d’arte”, la multinazionale aveva ottenuto una prima vittoria legale che proibiva una nuova vendita della scarpa. Ora è arrivato l’accordo e (chiamiamola così…) la pace.
Ideali di uguaglianza (?)
Come riporta WWD, MSCHF ha spiegato che con la Satan Shoe intendeva rappresentare ideali di uguaglianza e inclusione, criticando l’assurdità della cultura della collaborazione praticata da alcuni marchi. Secondo i legali del collettivo di NY, questi messaggi sono stati amplificati dalla causa Nike, che ha portato una straordinaria pubblicità a MSCHF e alle sue opere di arte. (mv)
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