Dal dipendente “infedele” al furto in boutique, passando per la razzia in un’azienda di trasporti. Scarpe e borse rimangono nel mirino dei ladri. Dopo il colpo da centinaia di migliaia di euro messo a segno l’11 aprile alla boutique Bonvicini di Montecatini (dove sono state sottratte borse e accessori di pelletteria griffati Gucci), altri episodi simili sono stati registrati in tutta Italia.
Questa notte i ladri hanno fatto razzia nella boutique Corridoni di Riccione e tra abiti griffati, borse e scarpe hanno rubato via refurtiva per un valore di quasi 80.000 euro. Due giorni fa una banda di malviventi ha messo a segno un colpo nel deposito di un’azienda di trasporti a Campiglione di Fermo, nelle Marche. Tra la merce presente hanno scelto le scarpe, sottraendone per un valore compreso tra 5 e 10 mila euro. Dai primi riscontri, si tratterebbe di un furto su commissione in quanto sembra che i ladri fossero a conoscenza della merce pronta per essere spedita e quindi avrebbero agito a colpo sicuro.
Di furto, infine, è stato accusato un dipendente di Giuseppe Zanotti, azienda calzaturiera di San Mauro Pascoli. Tutto è nato da una serie di appropriazioni indebite per svariate migliaia di euro avvenute all’interno dell’azienda. Il dipendente, insieme a un complice esterno, aveva messo in piedi una sorta di mercato parallelo attraverso una chat su WhatsApp. È stato, però, colto sul fatto, mentre consegnava al complice un paio di calzature nel parcheggio esterno dell’azienda. È scattata la perquisizione nella sua abitazione dove i Carabinieri hanno rinvenuto 13 paia di scarpe per un valore di circa 13.000 euro, tutte restituite a Zanotti. L’ex dipendente, accusato di furto aggravato, e stato liberato dal giudice perché incensurato, l’acquirente è stato denunciato per ricettazione. (mv)