La GdF di San Giovanni Valdarno ha scoperto un calzaturificio fantasma con 37 lavoratori tra irregolari e “in nero” e redditi non dichiarati per circa 1 milione di euro. All’imprenditore di riferimento ha comminato una multa da oltre 200.000 euro per le violazioni sulle normative sul lavoro. “Il lavoro nero e irregolare costituisce una vera e propria piaga”, commentano le Fiamme Gialle.
Il calzaturificio fantasma
Al termine delle indagini i finanzieri di San Giovanni Valdarno hanno individuato un calzaturificio completamente sconosciuto al fisco. L’imprenditore di riferimento avrebbe impiegato 28 lavoratori in nero e 9 irregolari. Così riduceva i costi aziendali e quindi praticava prezzi inferiori rispetto a quelli della concorrenza. Come specifica La Nazione, il titolare ha ricevuto sanzioni per oltre 200.000 euro. Le Fiamme Gialle contestano redditi non dichiarati per circa 1 milione di euro, nonché violazioni relative all’IVA e per le ritenute sui redditi di lavoro dipendente per 300.000 euro.
Concorrenza sleale
La Guardia di Finanza rimarca come il lavoro nero sia una piaga per il territorio. Perché? A causa delle conseguenze sull’economia: “Sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e favorisce una competizione sleale in danno degli operatori economici onesti”. (mv)
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