Argentina: l’automotive non investe, concia e macelli al palo. A Santa Fe carne e pelle in crisi

L’automotive acquista meno pelli argentine. Le concerie della regione di Santa Fe comprano meno pellami grezzi. I macelli, che allo stesso tempo affrontano l’aumento del costo dell’energia, perdono soldi e tempo. È lo scenario, affatto virtuoso, che sul finire dell’anno si è configurato nel dipartimento dell’Argentina settentrionale. Lo racconta il quotidiano El Santafesino, secondo il quale i macelli, che con lo stop della clientela conciaria rinunciano “all’80% degli incassi derivanti dalla vendita dei sottoprodotti, cioè di tutto ciò che non è carne”, si devono sobbarcare un costo in più. I macelli della regione, che ora si trovano in magazzino materiale grezzo che ogni giorno perde valore, ma che non sanno come impiegare, hanno dovuto assumere personale per salare le pelli in attesa di nuovi clienti.

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