Pare una nuova (drammatica) moda. La frode del finto corriere si ripete: un’altra azienda cade nella trappola. Dopo la pelletteria G4 di Palazzolo (Brescia), a finire nel mirino dei malviventi è stato un calzaturificio di Segromigno, frazione del Comune di Capannori (Lucca), dove ieri mattina verso le 9 si è presentato quello che apparentemente sembrava essere un regolare spedizioniere, con il quale i termini del trasporto erano stati concordati la sera precedente. Con il suo furgone ha raggiunto l’area di carico e qui ha ritirato una grande quantità di merce, sostando per circa 20 minuti. I dubbi sono nati quando, alla richiesta dei documenti cartacei legati all’ordine, il presunto corriere ha negato di averli e sostenuto che non vi fosse alcun obbligo a mostrarne una copia. A quel punto, gli amministratori del calzaturificio hanno contattato l’azienda responsabile dell’ordine, la quale si è detta all’oscuro di tutto. Nel frattempo, però, un carico di scarpe del valore di centinaia di migliaia di euro era già partito per chissà dove. Per ora, tramite le telecamere di videosorveglianza, i Carabinieri sono risaliti alla targa del furgone. Targa che, non stupisce, risulta rubata a un altro veicolo.