Il bilancio degli scontri tra i lavoratori del distretto di Savar e le forze dell’ordine bengalesi è di oltre 30 feriti e un morto. A nulla è valsa la promessa del governo di rivedere in tempi brevi la legge sull’aumento dei minimi salariali, che esclude gli operai già assunti e si rivolge ai nuovi addetti. Come raccontano le cronache del Daily Star, le tensioni, montate già negli ultimi giorni del 2018, coinvolgono addetti della concia e dell’abbigliamento. Mentre diverse aziende della zona rimangono chiuse, la polizia fronteggia i manifestanti, che a più riprese hanno bloccato le strade e provato a paralizzare anche l’arteria viaria che porta all’aeroporto, con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. L’unica vittima fin qui registrata, un ragazzo di 22 anni, non era un dimostrante, ma un impiegato in amministrazione di un’impresa tessile di ritorno a casa dopo il turno di lavoro.
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