La voce dell’acquisizione ha fatto appena in tempo a circolare sulla stampa brasiliana, che presto è stata smentita dai diretti interessati. Dunque, prima la voce: il gruppo della carne Minerva verrebbe da un semestre di lavoro per studiare il merger con l’omologa holding BRF. Il chiarimento: Eduardo Puzziello, direttore delle Relazioni con gli Investitori di Minerva, con una nota datata 5 giugno ha precisato che non c’è nulla all’orizzonte. I retroscenisti di Brazilia sostengono che a rendere impossibile l’operazione sia una questione religiosa: a opporsi all’operazione è il Salic Arab Fund (socio al 20,8% di Minerva) che non ne vuole sapere di entrare nel business della carne suina. Intanto da GlobalMeat News rimbalza la notizia che il Senato statunitense ha concretamente provato la Segreteria del Tesoro di Washington perché impedisse l’acquisto di National Beef da parte di Marfrig. Il pressing, a giudicare dagli esiti, è andato a vuoto.
TRENDING