Il 25 giugno la Procura Federale del Brasile ha presentato una (nuova) accusa contro Joesley Batista (ex presidente di JBS), un manager della stessa multinazionale e un ex procuratore. L’ipotesi di reato è corruzione: i dirigenti del gruppo brasiliano della carne avrebbero pagato 700.000 real (circa 157.000 euro) per assicurarsi l’ottenimento dell’accordo di patteggiamento alla vigilia del caso Lava Jato, scandalo giudiziario dal quale è emerso una rete di corruttela tra la politica e l’economia brasiliane. Raggiunti da Reuters, i legali della famiglia Batista hanno declinato ogni responsabilità per il proprio assistito. Ora spetta alla Corte Federale di Brazilia la decisione di proseguire con l’incriminazione degli accusati. La Corte Supreme, invece, potrebbe revocare l’accordo di patteggiamento.
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