Procura, Corte dei Conti e Fiamme Gialle accendono i riflettori sul BuzziLab. La sospensione trimestrale delle attività del laboratorio di analisi dell’Istituto Tecnico pratese divenuto riferimento per le griffe del lusso, segue sì il provvedimento firmato dal nuovo dirigente scolastico, Alessandro Martinelli, che così ha recepito un’indicazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana. Ma è accompagnata anche da accertamenti delle autorità giudiziarie.
Prima e dopo
Scorrendo la rassegna stampa toscana, si apprende che sulle attività di BuzziLab la Guardia di Finanza di Prato ha già svolto indagini su disposizione della Corte dei Conti. A richiamare l’attenzione delle autorità sarebbe stata una segnalazione in cui si adombravano irregolarità nell’attività conto terzi eseguita dal laboratorio, in grado di raccogliere appalti in alcuni casi milionari. Mentre la Corte dei Conti intende verificare se la gestione di BuzziLab abbia generato un danno erariale, la Procura di Prato ha aperto un fascicolo esplorativo (di quelli senza notizia di reato né indagati) per accertare, si legge su Il Tirreno, “la qualificazione giuridica, il quadro economico-finanziario, il rapporto con i clienti, la rendicontazione delle entrate, la gestione degli incassi, la portata e i giustificativi dei compensi al personale” dell’istituto. Se ne occuperanno ancora le Fiamme Gialle.
Soluzioni
A Martinelli, intanto, il compito di trovare un nuovo assetto per il Buzzi Lab, che da due anni non approva il bilancio. “Non so come è stato gestito il laboratorio prima – le sue parole –, ma il problema adesso è dargli una differente veste giuridica, che sia una fondazione o una partecipata pubblico-privata”. Mentre è stato avviato il dialogo con Andrea Cavicchi (presidente della sezione Moda di Confindustria Toscana Nord), risulta esserci una multinazionale del settore farmaceutico interessata a cooperare con l’istituto scolastico.
