“Sistema Moda Italia, attraverso la fondazione Cotone e Lino, è pronta a rilevare BuzziLab per inserirlo in una rete di laboratori tessili a servizio dell’intero settore”. Si apre uno spiraglio per il futuro del laboratorio di analisi pratese da circa un mese nell’occhio della tempesta. Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda, di Pitti Immagine e del brand Herno, spiega che l’associazione del tessile-abbigliamento è pronta a impegnarsi in prima persona: “Non perdiamo un’eccellenza come BuzziLab di Prato – ha spiegato al Sole 24 Ore –, anzi facciamolo diventare un laboratorio di analisi a servizio dell’intero sistema tessile”.
Settembre nero
Per BuzziLab, laboratorio scolastico che ha sviluppato nel corso degli anni una spiccata attività di analisi (sia dei tessuti che dei pellami) per le griffe, quello appena trascorso è stato un settembre nero. Il mese è iniziato con la disposizione del dirigente scolastico Alessandro Martinelli, che, anche alla luce di indagini delle Fiamme Gialle da cui è scaturito un fascicolo di inchiesta presso la Procura di Prato, ha disposto per ragioni di “autotutela” lo stop trimestrale delle attività. La circostanza che Martinelli abbia successivamente stemperato il provvedimento, autorizzando la ripresa delle attività, non rappresenta la soluzione del problema. È necessario trovare per BuzziLab, il cui impegno per i privati è ormai preponderante su quello scolastico, la configurazione giuridica adeguata.
Che cosa può fare SMI
Sistema Moda Italia, allora, può offrire a BuzziLab la stessa soluzione con la quale ha rilevato il CentroCot di Busto Arsizio. “La proposta è di staccare il laboratorio dalla scuola – conclude Marenzi –, senza però modificarne la gestione, che deve essere lasciata ai tecnici, ai docenti e agli imprenditori pratesi. Per il settore sarebbe davvero il modo per fare sistema, al di là delle parole”.
