Che Luxury Goods International, società elvetica del gruppo francese Kering, potesse lasciare la Svizzera dopo la conclusione della trattativa con il fisco italiano era solo un’ipotesi (credibile) lanciata all’indomani dell’accordo dai media elvetici. Ipotesi che, ora, non è più tale ed è stata confermata ieri dai vertici aziendali. Secondo quanto riporta RSI, “i primi a essere toccati dal provvedimento saranno gli impiegati amministrativi legati alla logistica della sede di Cadempino, già coinvolta nel piano di trasferimenti in Italia annunciato lo scorso ottobre, quando erano stati soppressi 150 posti. Dopo Cadempino toccherà anche alle altre sedi, quelle di Sant’Antonino, Bioggio, e Vezia” causando il taglio di 400 posti di lavoro. Gli occupati avranno la possibilità di trasferirsi a Trecate, in provincia di Novara, dove Kering ha in progetto la realizzazione di un megacentro logistico. Una trasformazione che avverrà in tre anni, a partire dal 2020. Come segnala l’Economia, inserto finanziario del Corriere della Sera, citando una nota Kering, le strutture logistiche presenti in Ticino continueranno ad operare, ma “con una sostanziale riduzione delle attività e un conseguente ridimensionamento del personale impiegato. Il Gruppo, in collaborazione con tutte le parti interessate, sta lavorando per mitigare le conseguenze sui dipendenti coinvolti in modo responsabile. La maggior parte delle attività logistiche svizzere sarà centralizzata in un unico polo in Italia, che sarà dimensionato per la crescita futura” e che garantirà “una maggiore capacità di stoccaggio e scalabilità, in linea con la crescita dei volumi, e soddisferà la crescente domanda di interconnessione con i principali hub di trasporto”. Nei numeri, come scrive il Corrsera, si tratta di una struttura che potrà garantire otto volte il volume di stoccaggio di quella elvetica, essendo di 160.000 metri quadrati contro i 20.000 di Sant’Antonino.
Nell’immagine, lo screenshot del servizio televisivo RSI relativo alla notizia.