Uno spiraglio di speranza per C.M. Cantini Mario, che ha annullato i nove licenziamenti già annunciati e deciso di adottare il contratto di solidarietà per 12 mesi. La ditta di Vallina (Bagno a Ripoli, Firenze) è specializzata in trattamenti galvanici su minuteria metallica per pelletteria, calzature e abbigliamento d’alta moda.
I primi rifiuti e la mobilitazione
C.M. ha aperto la procedura di licenziamento collettivo il primo ottobre. Aveva esaurito prima lo strumento della cassa integrazione e non reggeva più le conseguenze della profonda crisi congiunturale. Finora i tentativi di trattativa mediati da Fim CISL, Fiom CGIL e Uilm UIL e da ARTI (Agenzia Regionale Toscana per l’impiego) non avevano funzionato. L’azienda, attraverso il suo legale, aveva rifiutato la proposta di attivare il contratto di solidarietà per dodici mesi. La proprietà spiegava la decisione come una “oggettiva impossibilità”. Scelta che aveva scatenato le proteste dei sindacati e uno sciopero di fronte alla sede dell’azienda.
Il ripensamento
Sembrava non esserci più speranza. Ma venerdì 13 dicembre, come racconta il quotidiano La Nazione, è arrivata la svolta. Dopo l’ultimo incontro con ARTI, sindacati confederali, Confindustria e Regione Toscana, l’azienda ha ritirato la procedura di licenziamento per nove dei suoi ventiquattro dipendenti. Dal 2 gennaio 2025 quindi ci sarà una riduzione dell’orario di lavoro all’80% per tutti i ventiquattro dipendenti della ditta. L’accordo ha la durata di dodici mesi e nessuno nel frattempo perderà il posto. Tra due mesi è già in programma un nuovo incontro tra tutte le parti per verificare la situazione e valutare come proseguire il percorso, con un aggiornamento bimestrale. (mvg)
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