Caporalato, revocata l’amministrazione giudiziaria di Armani (GAO)

Caporalato, revocata l’amministrazione giudiziaria di Armani (GAO)

Percorso virtuoso. Il Tribunale di Milano ha revocato l’amministrazione giudiziaria di Giorgio Armani Operations, con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza. Ora, secondo lo stesso Tribunale, l’azienda ha un modello di supply chain che può essere preso da esempio per la “riscoperta di una cultura della legalità estesa a tutta la catena produttiva”.

La vicenda

Il 3 aprile 2024 il Tribunale di Milano ha disposto, nell’ambito di inchieste sulle forniture nella filiera lombarda che ha coinvolto anche Dior Manufactures e Alviero Martini Spa, l’amministrazione giudiziaria di Giorgio Armani Operations. Perché ha ravvisato la colposa agevolazione di alcuni subappaltatori cinesi che sfruttavano i lavoratori per la realizzazione di borse e cinture. Il 18 febbraio lo stesso Tribunale ha revocato il provvedimento, accogliendo la richiesta congiunta da parte del pubblico ministero e della difesa dell’azienda. Che ha reagito nel modo corretto, cogliendo “un’occasione di miglioramento e rinnovamento, riscoprendo e adottando iniziative importanti nella prospettiva di prevenire il ripetersi dei fenomeni”, riporta Il Sole 24 Ore.

 

 

Revocata l’amministrazione giudiziaria

Andando nel concreto, la società “ha risolto il rapporto con i fornitori “a rischio” in tempi estremamente rapidi” (fonte Corriere della Sera). E si è poi dotata di un progetto che, sempre secondo il Tribunale di Milano, può essere preso come esempio da altre società operanti nel medesimo settore. Anche perché “anticipa le direttrici del regolamento europeo” entrato in vigore lo scorso luglio, sulla tracciabilità e la sostenibilità dei prodotti. “Ora siamo un modello di riferimento per la categoria”, vanta la Giorgio Armani Operations in una nota. La società ha “accolto con soddisfazione” la decisione dei giudici milanesi. L’azienda precisa come siano state solo due le aziende che “hanno violato il codice etico dell’azienda e tradito i valori fondanti del Gruppo Armani”. (mv)

Foto dai social

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