C’è un motivo se, dopo Kering, anche LVMH molla Stella McCartney

C’è un motivo se, dopo Kering, anche LVMH molla Stella McCartney

Dopo Kering anche LVMH lascia il marchio Stella McCartney. La stilista, figlia di Paul, cantante dei Beatles, ha riacquistato la quota di minoranza posseduta da LVMH nel marchio che lei stessa ha fondato. Il colosso francese aveva acquistato una quota del 49% nel 2019. All’epoca il colosso francese capitanato da Bernard Arnault aveva commentato: “Siamo convinti del grande potenziale a lungo termine della sua casa”. Non è andata proprio così.

 

Da Kering a LVMH per finire da sola

Dal 2001 al 2018 Stella McCartney è stata socia con Kering al 50 per cento. Nel 2019 il marchiò attirò il rivale di Kering, LVMH, che ne acquisì una partecipazione del 49%. Iniziò una collaborazione molto attesa. Il gigante francese del lusso definì l’operazione come “l’inizio di una bella storia insieme”. Ma la “bella storia” incontrò subito degli ostacoli. Nel 2020 la pandemia costrinse il marchio ad una cura dimagrante dei costi. Ma ciò non fu sufficiente perché, almeno da allora, i bilanci depositati nel Regno Unito sono sempre finiti in rosso. Per il momento, dopo il 2020, non si ha notizia di un bilancio in attivo del marchio. Per non parlare di Mylo e Mirum, i due materiali preferiti dalla designer britannica. La produzione si è interrotta per entrambi.

 

 

Scelta o decisione dall’alto?

E oggi si è interrotta anche la partnership migliore che McCartney potesse avere nel mondo della moda. Quella con LVMH “dopo oltre cinque anni di fruttuosa collaborazione” scrivono da Parigi. Dalla capitale francese l’operazione viene (ovviamente) fatta passare come sia stata Stella McCartney a voler far tornare indipendente il proprio marchio. Ma chissà se la famiglia Arnault non abbia deciso di chiudere i rubinetti dei propri finanziamenti, visti i continui insuccessi economici del marchio. In altre parole stop agli investimenti per un marchio che in 5 anni è stato sempre in rosso e, secondo la visione di Arnault, nell’immediato futuro non può prosperare più di tanto.

Rimane esperta di sostenibilità

Una porta, però, resta aperta perché Stella McCartney continuerà a consigliare Bernard Arnault, il boss di LVMH, e il team esecutivo del gruppo sulle questioni di sostenibilità nel ruolo di ambasciatrice globale per la sostenibilità. Il classico contentino? (mv)

Immagini Shutterstock

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×