La Generazione Zeta traina i consumi del lusso? È vero (forse) in Cina, ma non negli Stati Uniti dove non spende (quasi) più. Al punto che, secondo il sondaggio semestrale, Taking Stock with Teens che Piper Sandler redige da 20 anni, i suoi acquisti hanno toccato il punto più basso di sempre. Nel 2020 appena 87 dollari sono stati destinati per l’acquisto di borse e 275 per le scarpe.
Negli USA non spende (quasi) più
Bain & Company stima che la spesa della GenZ potrebbe costituire il 40% del mercato globale per i beni di lusso personali entro il 2035. Ma se è vero che in Cina questi giovani consumatori stanno dando il loro sostanzioso contributo alla ripresa delle vendite, è altrettanto vero che negli USA hanno speso (molto) meno rispetto agli ultimi 20 anni. Secondo Retail Dive, la spesa della GenZ americana è diminuita del 9% rispetto al 2019 e del 5% dalla scorsa primavera, attestandosi a 2.150 dollari. Quella per gli accessori di pelletteria è scesa al minimo storico di 87 dollari. Tra i GenZ USA, Louis Vuitton ha conquistato il primo posto a danno di Michael Kors che subisce anche la concorrenza di Coach.
La spesa per le scarpe
La spesa per le calzature ha subito un calo del 6%, evidenzia Footwear News: 275 dollari. Nike è il marchio che domina la categoria, attirando il 52% delle preferenze degli adolescenti, mentre Vans è secondo con il 16%. Il sondaggio ha anche rilevato che lo shopping di abbigliamento di seconda mano si attesta all’8%.
I GenZ sono il futuro?
La Generazione Zeta rappresenta il futuro dei consumi della moda? Secondo quanto scrive Business of Fashion, questi consumatori seguono le griffe in modo ossessivo online e in base ai comportamenti degli influencer, “per agire come un’estensione di essi”. Eppure, dice BoF, la GenZ è anche una generazione incompresa, sottovalutata e sopravvalutata in egual misura, con i brand che fanno a gara per conquistarla. (mv)
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