Avvicinare le PMI al mercato cinese, che è irrinunciabile per il lusso, anche attraverso le piattaforme digitali. Lo ha chiesto il patron di Tod’s, Diego Della Valle, al viceministro delle imprese e del Made in Italy Valentino Valentini nel corso dell’evento “Customer first. Digital innovation & global export” organizzato da Alibaba. Per Della Valle la Cina è “determinante” per Tod’s, nonché “irrinunciabile” per il lusso. Rodrigo Cipriani Foresio di Alibaba afferma che “per le aziende italiane la Cina è un mercato da esplorare”. Un mercato da catturare sul posto in attesa del ritorno dei turisti cinesi, che oggi sono pochi ma top spender.
Mercato cinese per tutti
“Oggi la Cina è determinante per noi, è un mercato che cresce ogni anno. È importantissimo, velocissimo e meno caro rispetto ad altri Paesi, come per esempio gli Stati Uniti, per sviluppare il business” afferma Della Valle. Più in generale, scrive MF Fashion, il CEO del gruppo Tod’s sostiene che il mercato cinese è “irrinunciabile per il lusso e per la moda”. Per questo chiede al Governo di avvicinare le PMI al mercato cinese e a Tmall di Alibaba per aumentare la sensibilizzazione dei clienti locali alla cultura e al lifestyle italiano.
Cina da esplorare
Un’analisi di Sda Bocconi ha rilevato che, nel 2022, il giro d’affari sviluppato complessivamente dalle oltre 500 aziende italiane sulle piattaforme cinesi come Tmall, Tmall global, Kaola ed altri, è stato di 5,4 miliardi di euro, con una crescita del 140% tra il 2019 e il 2022. Il general manager di Alibaba Sud Europa Rodrigo Cipriani Foresio precisa come l’Italia sia il secondo Paese per valore dell’export in Europa “ma ha un enorme potenziale per raggiungere la prima posizione”. Lo stesso manager ritiene che per le aziende italiane, di fatto, il mercato cinese “è ancora da esplorare”.
Turisti cinesi pochi, ma buoni
I turisti cinesi non hanno ripreso a viaggiare in Europa. Secondo la società di dati di viaggio ForwardKeys, i prezzi dei biglietti per i viaggi dalla Cina all’Europa sono cresciuti dell’80% rispetto ai livelli pre-pandemia. Lo riporta Jing Daily. Anche per questo, il numero di passeggeri durante il periodo festivo del Primo Maggio è diminuito del 64% rispetto al 2019. Ma i “pochi” che viaggiano spendono più di prima. I dati di Planet, citati da Credit Suisse, mostrano che il valore medio delle transazioni per ciascun turista cinese in Europa a marzo è stato del 28% superiore rispetto al 2019. (mv)
Foto d’archivio Imagoeconomica
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