Inquinamento e materia prima sotto i riflettori in Cina. Il Governo di Pechino avrebbe imposto la chiusura a un consistente numero di aziende specializzate nella produzione di divani in pelle, perché “troppo inquinanti”. Una volta tanto, però, il “prodotto pelle” non è sotto accusa: il loro eccessivo impatto ambientale sarebbe dovuto a un utilizzo spregiudicato e senza controllo di colle e solventi, nonché all’immissione in atmosfera di polveri pericolose per la salute umana. Sul fronte materia prima, invece, persistono le difficoltà da parte dei buyer locali nell’ottenere le licenze d’importazione necessarie per acquistare pelli grezze all’estero. Una crescente opacità burocratica che ha raggiunto il suo apice a Taiwan, che nei giorni scorsi ha deciso di chiudere le frontiere alla materia prima conciaria proveniente dalla Polonia. La ragione ufficiale sarebbe legata a problematiche di certificazione sanitaria. (lf)
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