Mercoledì sera, in Cina, al termine della Giornata Internazionale dei Diritti del Consumatore, è andata in onda su uno dei canali dell’emittente di Stato CCTV la trasmissione “3.15”, interamente dedicata alle denunce presentate dai consumatori. E Nike è finita sulla graticola. Oltre 60 persone, che avevano acquistato almeno un paio di Hyperdunk 08 FTB, adatte per giocare a basket, avevano presentato denuncia al programma, che l’ha diffusa in diretta in tutto il Paese. Il problema stava nella pubblicità ingannevole. Nike ha promosso, infatti, che le Hyperdunk 08 FTB, prodotte in numero limitato, avevano all’interno del tallone uno speciale cuscinetto, chiamato Zoom Air Cushion. Non era vero. La protesta è nata da tal mister Lang, residente a Nanchino, che in uno store Nike di Shanghai aveva acquistato due paia di queste scarpe per 1.499 yuan, pari a 203 euro. Accortosi che le sneaker non erano per nulla confortevoli, Lang ha aperto uno dei due tacchi scoprendo che all’interno non c’era alcun cuscinetto. Lang è tornato in negozio dove gli è stato offerto il rimborso totale dell’acquisto e uno sconto su un altro articolo. Lang ha rifiutato, sostenendo che, secondo la legge cinese, avrebbero avuto diritto a un rimborso pari al triplo del prezzo pagato. Dopo la trasmissione di mercoledì sera, Nike China si è immediatamente scusata, assicurando un rimborso per gli oltre 60 acquirenti insoddisfatti. Un caso simile era accaduto nel 2011. Sempre Nike venne multata di 4,87 milioni di yuan (659.000 euro) dal Comitato di Controllo dei Prezzi di Pechino, perché il modello Zoom Hyperdunk 2011 aveva al loro interno un solo cuscinetto per ciascuna sneaker invece di due, come pubblicizzato. Con disappunto dei consumatori cinesi, le stesse calzature vendute negli USA e a Taiwan avevano 2 cuscinetti per scarpa.
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