In Spagna l’export calzaturiero ha subìto un improvviso rallentamento. Nel primo trimestre 2016, Madrid ha importato 94 milioni di paia di scarpe (-3,6%) per un valore di quasi 8 milioni di euro (+4,6%). Il prezzo medio è salito così come è cresciuta la qualità delle scarpe importate. Nello stesso periodo l’export spagnolo è stato di 843 milioni di euro (-3%) e di 46,3 milioni di paia (-0,5%). Nonostante il trend, il settore è l’unico della moda spagnola a mostrare un surplus commerciale. Il calo dell’export è forse dovuto ad una dimensione troppo piccola delle imprese. Sommando, infatti, il fatturato dei 35 calzaturifici spagnoli più grandi, il totale è inferiore a quanto incassa Tempe (hub calzaturiero del gigante Inditex-Zara), che fattura oltre un miliardo di euro. Bassa anche la media dei dipendenti per azienda. La metà dei calzaturifici spagnoli impiega meno di 10 addetti ai quali sta per essere rinnovato il contratto di lavoro. Il preaccordo prevede un aumento salariale dell’1% nel 2016, dell’1,2% nel 2017 e dell’1,3% nel 2018. (mv)
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