Cosa c’entra una Lady Dior con il golpe in Corea del Sud?

Cosa c’entra una Lady Dior con il golpe in Corea del Sud?

Dallo scandalo della borsa Dior all’autogolpe. È la parabola discendente (non ancora conclusa) di Yoon Suk-yeol, il presidente conservatore della Corea del Sud che martedì 3 dicembre ha gettato il suo Paese nel caos. Ha improvvisamente decretato il ripristino della legge marziale, salvo poi ritirarla dopo 6 ore. Ora è indagato per insurrezione e rischia la pena di morte. Ma cosa c’entra una borsa Lady Dior? Riavvolgiamo il nastro.

Cosa c’entra una Lady Dior

Nel settembre 2022 Kim Keon-hee, moglie del presidente coreano, riceve la visita di Choi Jae-young, un pastore coreano-americano che vuole la pace tra le due Coree. Le porta in dono una Lady Dior. “Perché continui a comprare queste cose? Per favore non comprare cose così costose” reagisce la first lady. L’incontro-trappola viene ripreso da una telecamera nascosta e il video viene pubblicato un anno dopo sul sito di opposizione Voice of Seoul. Il video, inizialmente passato sotto silenzio, inizia a circolare, diventando virale e alimentando polemiche.

 

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La legge di Seoul

In questo filmato non si vede mai la donna prendere la borsa. La Lady Dior resta sempre sul tavolo, ma il Korea Herald ha poi confermato che la moglie di Yoon aveva effettivamente conservato la borsa, “gestita e riposta come proprietà del governo”. Il nodo è che la legge sudcoreana, come riporta il Post, vieta ai funzionari pubblici di accettare regali del valore superiore a 1 milione di won. In altre parole, circa 700 euro. Mentre la borsa in questione (il video di Choi documenta anche l’acquisto del prodotto) vale il triplo. I detrattori hanno accusato la donna di essere facilmente corrompibile e di usare il suo ruolo per i propri interessi personali.

La difesa di un mese fa

Il mese scorso, Yoon, che fino a quel momento non aveva mai commentato la vicenda, apparve in televisione sostenendo che forse la moglie era stata incauta. Ma che era stata vittima di una persecuzione politica. Era stata demonizzata con l’obiettivo di screditarlo. Obiettivo centrato perché Yoon è uno dei presidenti più impopolari della storia della Corea.

Sei ore di legge marziale

Martedì la sua impopolarità ha toccato vette mai raggiunte quando ha dichiarato la legge marziale, dopo oltre 40 anni. Lo ha fatto per “eradicare le forze nordcoreane”, accusando l’opposizione di controllare il Parlamento, simpatizzare per la Corea del Nord e paralizzare il Paese. Mentre i carri armati giravano per le vie di Seoul, migliaia di manifestanti si sono radunati per protestare, i parlamentari sono riusciti ad entrare nel Parlamento, a evitare l’ingresso dei militari e a votare contro la legge marziale. Anche i rappresentanti dello stesso partito di Yoon hanno condannato la decisione. Sei ore dopo il presidente della Corea è tornato sui suoi passi ed ha revocato la legge marziale. Sembra un tentativo di golpe finito male. Secondo il Corriere della Sera, il crollo psicologico del presidente è stato accelerato anche dallo scandalo della borsa Dior. Quale futuro per lui e per la moglie? (mv)

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