Crafted Society cede il 25% della società. Martin Johnston e la moglie Lise Bonnet, fondatori della società, con l’operazione raccolgono oltre 1 milione di euro da sconosciuti investitori “clienti e ambasciatori del brand”. I proventi saranno investiti nelle attività digitali.
Il 25% per un milione
Il progetto della coppia Johnston/Bonnet ha sede ad Amsterdam. Vende accessori (anche custom made) confezionati esclusivamente da artigiani italiani. Il capitale raccolto sarà impiegato per ampliare la presenza digitale attraverso l’alleanza strategica con Mabs4.0. In questo modo aumenterà il numero di fitting room in Europa e Regno Unito, insieme al numero di eventi internazionali pop-up. In più Crafted Society conta di migliorare la gestione dell’inventario just-in-time e aumentare il numero dei collaboratori.
Il commento
“Questo investimento è un riconoscimento del fatto che stiamo creando sia un marchio unico – è il commento di Martin Johnston –. Non solo. Anche un modello di business che assicura un’equa remunerazione per tutti gli interessati“. Crafted Society è infatti nato come progetto che potesse cambiare la vita degli artigiani, un progetto per un lusso ”trasparente inclusivo e accessibile”. (mv)
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