Nove lavoratori in esubero e l’intenzione di ridurre i costi esternalizzando alcune mansioni. È questa la situazione che si vive all’interno del depuratore toscano Cuoiodepur di San Romano, che gestisce gli scarichi industriali delle aziende conciarie presenti a Ponte a Egola. Una vicenda rimasta sotto traccia fino a oggi, ma che è già oggetto di discussione e trattativa tra l’azienda e i sindacati. A farla emergere è stata la richiesta del Movimento 5 Stelle al sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini, di affrontare la questione in Consiglio Comunale, visto che l’ente partecipa in Cuoiodepur con il 3,25% delle quote. La procedura di mobilità per 9 lavoratori sui 29 totali è stata avviata il 23 marzo scorso, ma si prefigura già lo scenario del taglio di personale. La società fa sapere che si tratta di “un’analisi dei costi di gestione da cui è emersa la necessità di una riorganizzazione del personale tecnico amministrativo. Sono in corso una riflessione e una trattativa: c’è la massima disponibilità a trattare”. (aq)
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