Di sindaci vegani, first lady animaliste e pellicce d’orso

Di sindaci vegani, first lady animaliste e pellicce d’orso

Era un po’ che non si sentiva parlare tanto di pellicce d’orso. Invece la rassegna stampa dell’ultima settimana porta alla nostra attenzione diverse notizie in merito. Innanzitutto, perché le aste della comunità Inuit canadese continuano ad andare deserte, con gravi conseguenze sul piano della sostenibilità economica della stessa comunità. Ma fanno parlare anche le pellicce d’orso utili ai berretti della guardia reale britannica: Boris Johnson ne ha confermato l’uso, suscitando una polemica che coinvolge anche la moglie (animalista). E a proposito di scivoloni di personalità pubbliche di area veg, merita una segnalazione l’incidente capitato al sindaco di New York.

 

 

Consigli di lettura:

  • La legge canadese regola l’attività di caccia all’orso bianco con un sistema di quote annuali. Gli Inuit, che si dedicano all’attività, ne traggono profitto vendendo poi le pellicce all’asta. C’è un problema, però. I principali buyer sono i cinesi e i russi. Ma i cinesi e i russi stanno disertando le aste. Il meccanismo che consente il sostentamento della comunità si è inceppato.
  • La pubblicazione di una mail riservata di BoJo ha sollevato un vespaio tra gli animalisti britannici. Perché? Il premier ha bocciato la proposta di dotare la guardia reale britannica di copricapi sintetici: dal suo punto di vista, le alternative non sono all’altezza della pelliccia naturale d’orso. Il ministero della Difesa è d’accordo. Ma PETA no. Anzi, l’associazione veg si sente tradita: Carrie Symonds, moglie (la terza) di Johnson, è un’animalista che in passato molto si è spesa per PETA e che da questa è stata definita “UKperson of the year” nel 2020.
  • A proposito di piccole ipocrisie e grandi scivoloni, arriva una curiosità da New York, dove il sindaco Eric Adams è stato paparazzato mentre mangiava pesce in un ristorante italiano. Qual è il problema? Il primo cittadino, che prima ha smentito e solo in seconda battuta riconosciuto la verità, è un attivista vegano.

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