Ennesimo giro di giostra nel lusso. Dopo 11 anni, lo stilista belga Kris Van Assche (foto a sinistra) lascia la direzione creativa di Dior Homme. Lo sostituisce al suo posto arriva Kim Jones, ex direttore artistico Uomo di Louis Vuitton. “Ringrazio Kris Van Assche – dice a Business of Fashion Pietro Beccari, ceo di Christian Dior Couture – per il contributo alla meravigliosa crescita di Dior Homme, per aver creato una silhouette maschile elegante e contemporanea”. Non si tratta di un vero e proprio addio, però. In una nota, Dior comunica che Van Assche resterà all’interno del gruppo LVMH come consulente. Di chi e per cosa, per ora non si sa. Succede, invece, tutto in due giorni da Nina Ricci. Il 15 marzo ha comunicato la separazione consensuale (anche se indiscrezioni parlano di “evidenti malumori tra le parti”) dal direttore artistico Guillaume Henry. Il 16 marzo è arrivato anche il ribaltone manageriale. Il direttore generale Sophie Templier, in carica dal 2014, “lascia la maison per seguire nuove opportunità professionali”, scrive la griffe di proprietà del gruppo Puig. Al suo posto, con decisionalità in ambito “moda e profumi”, arriva Charlotte Tasset (foto a destra), da 9 anni alla guida dei mercati moda donna, bellezza, lingerie e bambino dei department store francesi Printemps e, in precedenza, consulente presso Arthur Andersen e Capgemini Consulting.
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