Mino Ronzoni, il titolare dell’omonima azienda di pelletteria a Ponte San Pietro (Bergamo), è morto giovedì sera 27 febbraio dopo una malattia che lo aveva colpito nel 2020. Aveva 72 anni. La sua carriera si è dipanata dalla vendita di cinture, alla costituzione dell’azienda che possiede i marchi Tosca Blu (borse e scarpe) e Minoronzoni 1953 (accessori).
Il lutto
Mino Ronzoni è scomparso nella serata di giovedì scorso (27 febbraio) a 72 anni. Ha dovuto alzare bandiera bianca contro una malattia che combatteva da anni. La mattina del 3 marzo si sono svolti i funerali dell’imprenditore molto conosciuto nell’ambito della pelletteria e della moda. Ronzoni ha iniziato aprendo un laboratorio per la produzione di cinture negli anni ’70 a Bonate Sopra (Bergamo). Poi nel 1985 fondò la Mino Ronzoni Srl che si è sviluppata grazie alla produzione di cinture per i brand della moda. Tra questi Armani, Zara, Trussardi e Diesel. In un successivo momento creò i suoi marchi Minoronzoni 1953 e Tosca Blu. E oltre all’azienda di Ponte San Pietro, nel 2001 ha aperto un sito produttivo in Romania. Mentre nel 2010 ha varatp un calzaturificio nel veronese. Complessivamente dava lavoro ad oltre 300 dipendenti tra Italia ed Europa. Lo riporta L’Eco di Bergamo.
Gli ultimi progetti
La testata giornalistica ricorda come dallo scorso ottobre l’azienda aveva in gestione la licenza del marchio Le Pandorine. E dalla collezione di borse, Ronzoni aveva già progettato di lanciare anche una linea di calzature. Fino all’ultimo l’imprenditore ha pensato a dove sviluppare il suo marchio: “Parlava del Nord Africa e dell’India come mercati in cui spingersi” ha detto la sua compagna Chiara Valota. Oltre a lei, l’imprenditore lombardo lascia due figlie: Maria Sole e Virginia. (mv)
Foto d’archivio