È morto Pierre Cardin (98), il padre del prêt-à-porter

È morto Pierre Cardin (98), il padre del prêt-à-porter

All’American Hospital di Neuilly, cittadina nei pressi di Parigi, è morto Pierre Cardin. Lo annunciano ad AFP fonti familiari. Lo stilista aveva 98 anni. Italiano e naturalizzato francese, Cardin è stato un protagonista della moda del Novecento. Affascinato dalle sfide della modernità, è considerato il padre del prêt-à-porter.

Pierre Cardin

L’ultima apparizione in pubblico di Cardin risale allo scorso 22 settembre. Quando, nell’ambito della fashion week parigina, ha festeggiato i 70 anni di attività del suo brand. Originario della provincia trevigiana, lo stilista proveniva da una famiglia di possidenti terrieri ridotta in miseria dalla Prima Guerra Mondiale e trasferitasi in Francia. La sua carriera inizia sotto l’egida di Elsa Schiaparelli. Il salto di qualità lo compie nel 1946: dopo aver incassato il rifiuto di Balenciaga, diventa il capo della sartoria di Christian Dior. Nel 1950 fonda il suo atelier al numero 10 di Rue Richepanse.

Il padre del prêt-à-porter

Affascinato dalle proiezioni future dell’alta moda, intuisce che il suo approdo è in strada, indossata nei fatti di tutti i giorni da persone comuni. Cardin nel 1959 disegna una collezione per i grandi magazzini parigini Printemps, fondando di fatto il prêt-à-porter. La mossa lo pone in conflitto con i colleghi couturier e con le organizzazioni di riferimento: la Chambre Syndacale de la Couture lo espelle (salvo poi riaccoglierlo in seguito). Ma il dado, ormai, è tratto.

Ambizioni e futurismo

Cardin è stato precursore non solo del pronto moda. Nel 1957 è per la prima volta in Giappone, dove apre una rete di distribuzione. Esplora le produzioni in licenza, per ampliare il proprio catalogo. Nel 1979 sfila sulla Muraglia, in Cina. Nel 1991 organizza un show nella Piazza Rossa di Mosca, davanti a un pubblico di 200.000 persone. Ha vestito i Beatles e Maya Plisetskaya, grande interprete della danza. Affascinato dall’architettura contemporanea e dalle missioni spaziali, indirizza il proprio disegno verso uno stile moderno e geometrico. La fascinazione per il “futuribile” lo porta, al contempo, a preferire spesso i materiali sintetici a quelli naturali. “Io ho uno stile riconoscibile che è la mia firma – amava dire –. Lo stesso non si può dire degli altri”.

Nelle immagini: a destra, Pierre Cardin (2010, da en.wikipedia.org); a sinistra, un’allestimento tratto da pierrecardin.com

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