Le teste di due super-manager rotolate nel giro di 20 giorni per comportamenti inadeguati sul luogo di lavoro: prima Morelli, costretto a rassegnare le dimissioni dal ruolo di direttore creativo di Stuart Weitzman, ora Marciano, che dice addio al ruolo di presidente esecutivo di Guess. Era inevitabile che l’effetto Weinstein, il produttore cinematografico protagonista dello scandalo sessuale che ha travolto Hollywood lo scorso autunno, arrivasse alle griffe. Il fashion system ne è stato prima lambito con le accuse di molestie e abusi a scapito del fotografo Terry Richardson, ora ne è colpito in pieno. È di ieri la notizia delle dimissioni di Paul Marciano, co-fondatore oltreché presidente esecutivo di Guess. Lo scorso febbraio la modella Kate Upton, volto del brand nel 2010 e 2011, lo aveva denunciato sui social per i suoi atteggiamenti inappropriati: un’inchiesta interna non ha appurato se ci siano state vere e proprie molestie, stando a quanto riporta la stampa internazionale, ma ha ricostruito che il presidente coinvolgeva modelle e fotografi in dialoghi poco professionali. Paul Marciano lascia il ruolo di presidente al fratello Maurice, ma rimane nel consiglio amministrativo di Guess. Il 21 maggio scorso Giovanni Morelli, direttore creativo di Stuart Weitzman da circa un anno, ha rassegnato le dimissioni: il brand, nell’orbita del gruppo Tapestry, lo ha ringraziato per il lavoro fin qui svolto e l’ha accompagnato alla porta. In un secondo momento si è saputo che a motivare la mossa è stata la denuncia di un collaboratore. L’accusa per Morelli è di molestie verbali.
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